GIOVANI: Nuovi Narratori e Attori della Cooperazione allo Sviluppo
Di Marco Delle Fratte
FORMAZIONE NON FORMALE PER POTER CONTINUARE A VIVERE SUL NOSTRO PIANETA
Su chi puntare per un futuro migliore? Sugli esperti, forse, ma la grande risorsa del nostro Paese sono i giovani. Coloro che vanno verso un futuro ancora da delineare, con lo spazio per innovazioni e nuove consapevolezze. Con la mente aperta a ciò che il progresso ha da offrire per rendere la presenza su questo pianeta più leggera ed efficacie.
Giovani: nuovi narratori e attori della cooperazione allo sviluppo è un'iniziativa di Educazione alla Cittadinanza Globale promossa da OXFAM (Oxford committee for Famine Relief) finanziato dal programma di Educazione alla Cittadinanza Globale del Ministero Affari Esteri e dall'AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo). Ha come obiettivo l’aumento della consapevolezza e l’impegno attivo dei giovani sull’importanza della cooperazione allo sviluppo per la risoluzione delle grandi questioni presentate nell’Agenda 2030 dell’ONU. Nello specifico lotta alla povertà globale, alla disuguaglianza e al cambiamento climatico.
ENGIM (Ente nazionale Giuseppini del Murialdo) è una delle 29 organizzazioni che contribuiscono all’arricchimento delle nuove generazioni, e non solo, nelle 69 province italiane coinvolte dal progetto, tramite corsi di formazione nelle scuole che coinvolgono anche il corpo docenti fornendo metodologie e strumenti in grado di garantire la replicabilità del percorso formativo in altre classi, per allargare ulteriormente il raggio d’azione del progetto.
Nelle sedi ENGIM presenti in Sicilia, Veneto e Lazio, tra i mesi di marzo e maggio 2019 sono già stati attivati svariati corsi che hanno interessato più di 400 persone tra studenti e insegnanti. Attraverso metodologie non formali e meno convenzionali: 200 studenti, del liceo linguistico Ninni Casserà di Cefalù, sono stati coinvolti in una simulazione di una campagna di sensibilizzazione con lo scopo di immedesimarsi in un Pese e in un ruolo, in uno specifico settore di intervento, per conoscere un mondo nuovo fatto di sigle “strane”: ISU(link is external), ONG(link is external) PVS(link is external)…
«Per la maggior parte degli studenti l'attività realizzata ha rappresentato un'occasione unica per poter riflettere sui temi di rilevante importanza.» - spiega Leonardo Cottone, Responsabile ENGIM Internazionale Sicilia - «pochi tra loro hanno incontrato nel proprio percorso di studi tali argomenti. Solo attraverso tale riflessione i giovani possono diventare i veri e più consapevoli narratori e attori della cooperazione allo sviluppo.»
Così come a Viterbo, Massimo Pierini (Project manager e tutor per ENGIM ONG Roma) nelle scuole medie del Viterbese, ha sperimentato varie attività che facessero comprendere, a insegnanti e studenti, tramite un’azione concreta cosa volesse dire mettersi nei panni dell’altro (“la valigia del migrante”) per scardinare quei pregiudizi e luoghi comuni dovuti alla cattiva informazione. Come fosse distante la percezione dalla realtà nella distribuzione del cibo sulla terra con “il gioco dei biscotti”: il cibo tra risorsa e spreco in una simulazione in cui lo scopo è quello di riuscire a mangiare tutti la stessa quantità di cibo cooperando.
Fino ad arrivare alla creazione di un Tavolo regionale, realizzato da ENGIM Internazionale Veneto, nella figura di Giovanni Artuso, con la collaborazione di Marta Fracasso, della rete Veneto Equo (Equo Garantito). Studenti ed operatori nel settore in dialogo con le istituzioni locali, con lo scopo di redigere i bisogni su cui è urgente agire. Oltre ai laboratori di cittadinanza attiva elle scuole di Treviso sui temi della migrazione e del cambiamento climatico.
Il 2030 non è poi così lontano e servono più menti possibili per riuscire a raggiungere gli obiettivi che l’ONU ha posto, necessari per continuare a vivere su un pianeta che può ancora ospitarci e non più sopravvivere.